Samuele Capano • 2023-04-14
Scopri come Street Fighter VI sta rivoluzionando il gioco con i nuovi comandi Moderni e Dinamici, rendendo il divertimento accessibile a tutti i giocatori.
C’è una domanda che attanaglia la mente dei figli degli anni ‘80 e ‘90: è più forte l’Hadoken o lo Shoryuken?
Per capirlo partiamo dal principio.
Nel 1987 CAPCOM con Street Fighter ha reinventato il mondo dei giochi picchiaduro e di volta in volta ha saputo innovarsi e stare al passo coi tempi, mostrando un mondo sempre più inclusivo.
Ancora oggi la CAPCOM ci stupisce, infatti, sono in programma due nuove modalità di controllo per Street Fighter 6, Dynamic e Modern, che integrano l’Intelligenza Artificiale al loro interno per semplificare i comandi per azioni complesse ma che soprattutto rompono la quarta parete, includendo i videogiocatori al suo interno!
Indice
CAPCOM è una delle più grandi aziende di produzione e distribuzione di videogiochi e nel 1987 ha lanciato una serie di giochi picchiaduro (nei quali dei personaggi si sfidano a duello in scontri all’ultimo sangue) chiamata Street Fighter.
Street Fighter non è stato il capostipite di questa categoria di giochi ma è stato quello che, di volta in volta, l’ha innovata per tematiche e tecnologie.
Fin dall’inizio, il principio d’inclusività faceva da padrone, infatti non solo i combattenti provenivano da tutto il mondo e ospitavano il giocatore a combattere nel proprio stato, coprendo anche minoranze come i nativi d’America, ma anche rappresentando la sfera sessuale con personaggi maschili, femminili e trans.
Vi starete chiedendo: come si può essere più inclusivi? Semplice, rompendo la quarta parete e includendo i videogiocatori!
Inizialmente, per Street Fighter VI, vennero creati due differenti tipi di cabinati arcade, uno con sei pulsanti per differenziare la potenza dei colpi (tre per i pugni e tre per i calci) e il secondo con due pulsanti con tecnologia pneumatica, uno per i pugni e uno per i calci, che riconosceva la potenza in base alla pressione su questo.
L’evoluzione è continua, non si ferma! Infatti, CAPCOM, oggi, per le console domestiche ha creato due nuovi tipi di comandi, il Modern e Dynamic che si affiancheranno al classico.
Ok, forse potevano investire più tempo nella scelta dei nomi ma visto come funzionano direi che ci possiamo accontentare!
In uscita, i primi di giugno per Street Fighter VI questi nuovi tipo di comandi permetteranno a tutti di poter giocare a questo videogame. Come? Vediamone il funzionamento!
La cattivissima AI si adopera in modo che tutti possano giocare senza dover fare anni di pratica. Infatti, con questa modalità, comandi complicati vengono semplificati e basterà utilizzare un tasto per effettuarli.
Dynamic controller
Tutti noi dovremmo sapere che per fare l’Hadoken bisogna fare: basso, diagonale, avanti e pungo.
Ma non è sempre così, chi si avvicina al gioco per la prima volta e non ha voglia e tempo per far pratica o chi ha scarsa mobilità, magari anche solo perché si è lussato un dito, potrebbe non essere in grado di fare questa combinazione di tasti.
A risolvere la situazione c’è il sistema Dynamic. Con questo i comandi complicati vengo semplificati e basterà utilizzare un tasto per effettuarli. In più, questo sistema intelligente e inclusivo capirà da solo, in base alla distanza col nemico, il comando che si desidera eseguire.
Se sarò lontano dal mio avversario effettuerà un colpo a distanza o salterà verso di lui, mentre se sarò nel corpo a corpo farà tecniche a corto raggio o proiezioni.
Fonte: streetfighter.com
Insomma, per giocare basterà una sola mano e aiuterà sia le persone che si trovano a giocarci per la prima volta sia persone che per qualche motivo hanno scarsa mobilità a competere coi veterani di questa serie. Garantendo il divertimento per entrambi!
L’influenza dell’AI in questa modalità è meno marcata, sarà il giocatore a decidere quale tecnica utilizza e come muoversi. Saranno però semplificati i comandi.
Modern Controller Fonte: streetfighter.com
Molte combinazioni possono essere difficili da memorizzare per i meno esperti, chi si avvicina per la prima volta o chi ha disabilità cognitive.
Con questa modalità si può ottenere un’esperienza di gioco completa e spettacolare senza quindi dover essere per forza veterani nel settore videoludico e conoscerne ogni sequenza di tasti.
I dettagli tecnici rimangono un segreto mantenuto in casa CAPCOM ma dai primi gameplay mostrati e dalle parole dei fortunati che hanno provato questa tecnologia in anteprima possiamo dire come funziona.
Per prima cosa, ogni personaggio ha una sua intelligenza, dovuta alle sue tecniche e alla predilezione per il corpo a corpo o al combattimento a distanza.
Un personaggio che fa il wrestler (come Zangief, che ritorna anche in questo capitolo) tenderà a schivare gli attacchi a distanza e balzare sul nemico. Gli attacchi saranno per lo più colpi possenti e ravvicinati.
Un lottatore di media distanza, come Guile, cercherà di mantenersi lontano dal nemico. Se troppo lontano lo potrà attaccare a distanza e, se dovesse avvicinarsi, lo terrà a bada con attacchi che lo facciano allontanare. In più contrasterà gli attacchi a lunga gittata in due modi: semplicemente parandosi o interrompendo il colpo avversario rispondendogli allo stesso modo.
La decisione sarà soggetta a diversi fattori, l’aggressività del giocatore, la strategia dell’avversario e alla salute rimasta, che potrebbero portare ad un combattimento più o meno difensivo.
In più, alcune tecniche non saranno immediate, se giocando con i comandi classici per effettuare una mossa servono x secondi, il giocatore che utilizza i nuovi comandi dovrà attendere o mantenere premuto un determinato pulsante per x secondi.
Ad oggi sono ancora in pochi ad aver provato queste nuove tecnologie ma da un primo riscontro sembrerebbero tutti, chi più chi meno, soddisfatti.
Il fatto che utilizzando i nuovi comandi si abbia un controllo meno preciso e libero rispetto allo schema classico fa sì che comunque l’esperienza batta, quasi sempre, la tecnologia rendendo il gioco più divertente anche quando si sfida il fratellino che (finalmente) smetterà di premere tasti a caso accorgendosi che basta poco per poter fare cose davvero spettacolari e giocare alla pari con lo sfidante esperto.
Certo, e CAPCOM con Street Fighter si sta impegnando a garantire a tutti il diritto al divertimento! Quindi è davvero utile sapere che l’Hadoken si faccia premendo basso, diagonale, avanti, pugno? Evidentemente no, l’importante è che quante più persone possano giocare insieme.
Grazie dell’attenzione, vi aspetto sul blog di Ulixe Group con un nuovo articolo!
Samuele Capano
L’autore di questo articolo, Service Manager (ma nel cuore un Tester QA) lavora in Ulixe dal 2016. Appassionato di tecnologia, film horror e satira trova fantastico quando queste tre cose si mischiano assieme! Avvicinatosi al mondo IT grazie le console a 8bit e alla scrittura grazie alla satira. Nel tempo libero scrive per il gruppo satirico Kotiomkin e ha pubblicato il suo primo libro “Un mondo di cristallo” con la Montag Edizioni.
Torna sul nostro blog per leggere i prossimi articoli di Samuele!
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